I miei studenti usano l'AI per fare i compiti

Che gli studenti usino l’AI per svolgere compiti, produrre report e scrivere relazioni (a tutti i livelli: già dalle scuole medie, e sino all’università), è ormai un fatto assodato.

Ciò non significa (necessariamente) che le abilità che una volta si sviluppavano tramite l’esecuzione di questi compiti siano abilità obsolete e che non valga più la pena di perseguire determinati obiettivi. Ma è altresì evidente che le modalità di verifica debbano cambiare.

Se l’intelligenza artificiale è in grado di replicare il prodotto, il valore deve risiedere nel processo. Gli insegnanti devono avere visibilità sul pensiero, sull’iterazione e sul processo decisionale. Ciò richiede punti intermedi di controllo, produzione di bozze, revisioni e riflessioni. Non basta più consegnare il documento alla fine.

In questa rubrica, compiti, scopriremo e analizzeremo assieme alcune strategie per superare questo problema. Il team FEM vi suggerirà attività che prevedano un lavoro reale e concreto da parte degli studenti, anche utilizzando l’AI: infatti, se gli studenti la utilizzano comunque, a questo punto che la utilizzino in maniera efficace, per sostenere il loro processo di apprendimento - anziché diluirlo.

Ma prima, cominciamo da voi:

:backhand_index_pointing_right: quale compito davate agli studenti che ora non potete più dare, a rischio di dover correggere cose scritte solo da ChatGPT?

:backhand_index_pointing_right: quale competenza ora fate fatica a misurare, perché gli strumenti che usavate non sono più efficaci?

Rispondi nei commenti!

1 Mi Piace