Le politiche sull’IA in ambito educativo stanno evolvendo rapidamente.
Cresce il consenso sull’importanza di formare gli studenti perché possano usare l’IA in modo sicuro ed efficace
Negli Stati Uniti, alla fine del 2024, 26 stati avevano già pubblicato linee guida sull’uso dell’IA nell’istruzione.
A livello federale, un ordine esecutivo emanato nell’aprile 2025 ha ulteriormente sottolineato la necessità di prepararsi a un futuro guidato dall’intelligenza artificiale.
A livello globale, privacy e protezione dei dati restano questioni urgenti.
L’UNICEF ribadisce che i sistemi di IA devono tutelare i diritti dei bambini, integrando la sicurezza, la privacy e la protezione dall’abuso dei dati sin dalla fase di progettazione.
L’EDSAFE AI Alliance ha inoltre creato un quadro normativo per guidare lo sviluppo di ecosistemi educativi basati sull’IA che siano sicuri e trasparenti.
Mentre le linee guida ufficiali sono ancora in via di definizione, alcune scuole e organizzazioni stanno già avanzando, offrendo accesso a strumenti di IA, formazione sull’alfabetizzazione digitale e risorse collegate.
Un numero crescente di report fornisce raccomandazioni pratiche per utilizzare l’IA a supporto delle differenze d’apprendimento, organizzate in diverse categorie principali.
Strumenti basati sull’intelligenza artificiale come Immersive Reader o Khanmigo, stanno creando nuove opportunità per studenti che altrimenti potrebbero incontrare difficoltà negli ambienti di apprendimento tradizionali.
Sviluppato inizialmente per studenti con dislessia, Immersive Reader è nato come progetto vincitore di un hackathon e oggi aiuta oltre 20 milioni di persone al mese a leggere con maggiore sicurezza.
Khanmigo è invece un “tutor personale e assistente didattico” potenziato dall’IA. Le sue funzioni adattive personalizzano l’apprendimento in modi che, in passato, erano riservati solo agli studenti che necessitavano di un supporto individualizzato. Questi strumenti sono notevoli perché, nonostante siano ancora lontani dal vertice dell’innovazione, offrono delle
opportunità che ampliano gli orizzonti dell’apprendimento per tutti gli studenti.
Numerosi governi e organizzazioni stanno riconoscendo l’enorme potenziale dei sistemi di intelligenza artificiale nel promuovere l’innovazione in settori come l’istruzione:
- L’Unione Europea, ad esempio, pone l’accento sull’accessibilità nelle proprie linee guida etiche.
- L’Australia si concentra su un design responsabile ed etico.
- L’Unione Africana richiama l’attenzione su una attuazione equa dell’IA, mentre in Sudafrica si promuove l’accesso alle discipline STEM per studenti con differenze di apprendimento.
- La Rete Intergovernativa Iberoamericana per la Cooperazione nell’Educazione delle Persone con Bisogni Educativi Speciali (RIINEE), lanciata nel 2024, promuove l’educazione inclusiva attraverso l’innovazione in otto paesi dell’America Latina e in Spagna.
- La Cina ha reso obbligatoria l’istruzione sull’intelligenza artificiale nei programmi scolastici di base.
- Organizzazioni come Solve Education! a Singapore utilizzano l’IA per offrire contenuti personalizzati e accessibili.
Siamo pronti, come educatori e istituzioni, a trasformare le differenze di apprendimento in opportunità di crescita per ogni studente? Come ci può aiutare l’AI per raggiungere questo obiettivo?