Leggere: un verbo che non si coniuga al modo imperativo

Le vacanze estive ripropongono un eterno dilemma: quello della lettura “comandata”, della lettura come compito su cui poi riferire, di cui scrivere ed essere anche valutati. Se la lettura è un piacere, è possibile imporre questo piacere?

Leggere insegna a leggere: chi ama leggere e legge quotidianamente sa bene che è questa attività, più che la pratica scolastica, a far sviluppare le capacità di lettura.

La ricerca lo conferma e indica una correlazione positiva tra motivazione, impegno e sviluppo delle capacità di lettura, oltre a una maggiore partecipazione sociale. Tuttavia, i dati non sono confortanti: il numero di studenti che leggono per piacere, in molti paesi europei e anche in Italia, è basso (circa il 25% degli studenti non legge mai per piacere) e la motivazione alla lettura diminuisce in quasi tutti i paesi dalla quarta elementare fino ai 15 anni.

Prima ancora di pensare ad una pedagogia specifica per motivare gli studenti (Reading for Pleasure Pedagogy), come avviene in alcuni paesi del nord Europa, potrebbe essere utile osservare alcuni fenomeni in atto.

Per esempio, negli ultimi anni, ha preso vita un fenomeno sorprendente e significativo nel mondo della lettura: i “book advisor”. Questi creatori di contenuti, noti anche come BookTokers, utilizzano TikTok - la nota piattaforma social - ma anche Instagram e Telegram, per condividere video-recensioni, consigli e discussioni su libri, coinvolgendo una vasta audience di giovani lettori. Il fenomeno è esploso durante la pandemia, quando molti giovani, costretti a casa, hanno cercato nuove forme di intrattenimento e connessione. I social hanno offerto loro un modo innovativo per scoprire libri, condividere opinioni e trovare una comunità di lettori con interessi simili. I video dei BookTokers sono caratterizzati da un approccio fresco e informale, che rende la lettura accessibile e attraente per i giovani, le loro raccomandazioni hanno spesso un impatto immediato sulle vendite di libri, con titoli che diventano bestseller in pochi giorni grazie alla visibilità ottenuta sulla piattaforma.

Un altro aspetto rilevante è la varietà dei contenuti. I BookTokers coprono una vasta gamma di generi e tematiche, dalla narrativa YA (Young Adult) alla letteratura fantasy, dai romanzi romantici ai thriller psicologici. Questa varietà permette ai giovani lettori di esplorare nuove letture e di trovare libri che rispecchiano le loro passioni e curiosità. Inoltre, TikTok ha creato uno spazio dove i giovani possono esprimere le loro opinioni e interagire con altri lettori. Le discussioni sui libri nei commenti dei video e le collaborazioni tra diversi BookTokers contribuiscono a creare un senso di comunità e appartenenza. Questo ambiente stimola la lettura come attività sociale (Social Reading), rendendo il processo di scoperta e condivisione dei libri un’esperienza collettiva.

Informalità, varietà di contenuti liberamente scelti, senso di comunità, uso di piattaforme social e tecnologia sono elementi su cui docenti e istituzioni possono riflettere per ripensare una pedagogia della lettura che metta al centro i giovani lettori e le pratiche di lettura che prediligono, facendo leva su autonomia e motivazione.

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