La Oxford Word of the Year del 2024 é…?

La Oxford University Press ha scelto “brain rot” come Parola dell’Anno per il 2024, una scelta che emerge da un voto pubblico a cui hanno partecipato oltre 37.000 persone. Questo termine descrive il percepito declino della capacità mentale o intellettuale attribuito al consumo eccessivo di contenuti banali online, ed è diventato un simbolo delle crescenti preoccupazioni legate all’impatto dei media digitali sulla salute cognitiva.

Il fenomeno del “brain rot” non è solo una sensazione soggettiva, ma riflette una consapevolezza collettiva sempre più diffusa. L’uso del termine è aumentato del 230% nell’ultimo anno, dimostrando quanto sia diventato centrale nei dibattiti sulla cultura digitale e sul benessere mentale. Con il progredire dell’era digitale, la frase ha assunto un significato più ampio, rappresentando una sorta di disagio culturale condiviso. Esprime la frustrazione e l’alienazione che molti provano di fronte all’atto compulsivo di scorrere contenuti sui social media che spesso risultano superficiali o negativi.

La selezione della parola non è casuale: sottolinea l’importanza di interrogarsi su come interagiamo con il mondo digitale e su come tale interazione influenzi non solo la nostra mente ma anche le nostre abitudini e il nostro modo di relazionarci con gli altri. “Brain rot” ci invita quindi a riflettere sulla qualità del tempo trascorso online e ad adottare strategie più consapevoli per un uso più intenzionale e salutare delle tecnologie.

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E’ proprio vero che deve portare a riflettere e a capire quanto il tempo sia prezioso. Ora più che mai l’educazione alla consapevolezza è fondamentale. Grazie @AlessandroZocchi per aver sottolineato questo fenomeno.