In un mondo sempre più digitale e isolante, la lettura di narrativa può diventare uno strumento semplice ma potente per il benessere degli studenti. Non si tratta solo di alfabetizzazione: leggere storie sviluppa empatia, riduce lo stress, migliora la salute mentale e rafforza la connessione sociale.
Le ricerche mostrano che leggere narrativa attiva aree del cervello legate alla comprensione emotiva e sociale, migliorando la cognizione sociale e la capacità di comprendere gli altri. Questo effetto è ancora più evidente nei contesti di lettura condivisa, come gruppi di lettura o attività in classe, che aiutano a contrastare solitudine e isolamento.
I benefici toccano anche l’apprendimento: i bambini che leggono per piacere mostrano migliori risultati scolastici, meno sintomi di stress e depressione, meno tempo davanti agli schermi e interazioni sociali più ricche. Inoltre, leggere regolarmente stimola il cervello e può rallentare il declino cognitivo.
Promuovere la narrativa in classe significa quindi andare oltre la lettura: è un investimento nell’empatia, nella salute mentale e nel successo futuro dei nostri studenti.