Il Gioco del “Cadavre Exquis”: dove la creatività diventa collettiva e inaspettata
Vi siete mai chiesti come nascono le opere d’arte più bizzarre e sorprendenti? Un gioco che potrebbe rispondere a questa domanda è il “Cadavre Exquis” (o “Cadavere Squisito”), un gioco collettivo che fonda le sue radici nel movimento surrealista e che attraverso i decenni, si è evoluto da esercizio artistico ad un’esperienza che stimola la **creatività ** e l’immaginazione.
Le origini del gioco
Il gioco fu ideato nel 1925 a Parigi da alcuni dei più importanti surrealisti, tra cui Yves Tanguy, Jacques Prévert, André Breton e Marcel Duchamp, il “Cadavre Exquis” nasce come gioco di scrittura e disegno collettivo. Ogni partecipante contribuisce alla creazione di un’opera, senza conoscere il contributo degli altri: in pratica, un giocatore scrive una frase o disegna la parte di un corpo, poi piega il foglio per nascondere il suo lavoro e lo passa al prossimo. Il risultato finale? Un’opera che nasce dalla fusione di voci e stili diversi, proprio come un corpo che prende forma da pezzi estranei, ma che alla fine acquista un senso tutto suo.
Il gioco è stato chiamato così perché la frase finale che emerse durante la prima partita fu “le cadavre exquis boira le vin nouveau” (Il cadavere eccellente berrà il vino novello), che riassume perfettamente l’assurdità e l’imprevedibilità di questo processo creativo.
La magia del processo creativo
Il punto focale di questo gioco risiede proprio nel processo collaborativo e imprevisto. Ogni nuovo contributo, che sia un disegno o una parola, si intreccia con quello precedente, dando vita a una storia o immagine che nessuno avrebbe potuto immaginare da solo. L’elemento di sorpresa e l’impossibilità di prevedere cosa accadrà dopo sono ciò che rendono il “Cadavre Exquis” un’esperienza creativa unica.
Il “Cadavre Exquis” e l’Intelligenza artificiale
Oggi, questo gioco potrebbe essere “aumentato” con l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa. Provate ad immaginare di usare un algoritmo di AI che suggerisce nuovi scenari e prospettive per una storia o per un disegno, integrando nuove idee che non solo si allineano, ma arricchiscono l’opera collettiva. In questo modo, il gioco diventa una collaborazione tra mente umana e tecnologia, in cui l’AI offre stimoli e spunti inaspettati che amplificano la creatività di ciascun partecipante.
Inoltre, Il gioco offre una metafora interessante per spiegare la connessione tra l’IA generativa e il prompt design.
● Nel gioco, ogni partecipante contribuisce a una parte dell’opera finale (un disegno, una frase, ecc.) senza conoscere i contributi precedenti, guidato solo da un piccolo frammento visibile dell’opera.
● Questo processo di creazione “alla cieca” ricorda l’uso di prompt nell’IA generativa.
○ I prompt sono input che guidano l’IA nella creazione di un output (un’immagine, un testo, ecc.), ma il processo di creazione non è completamente controllabile.
○ Come nel gioco, il risultato finale può essere sorprendente e imprevedibile.
E voi? Vi piacerebbe provare a creare con la vostra classe"Cadavere Exquis" e poi “aumentarlo” con l’AI?
Come pensate che la tecnologia possa arricchire questo gioco e altre forme di espressione artistica?
Qui un video del MOMA che descrive questo processo creativo https://www.youtube.com/watch?v=B6GuVwN5Ql8
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