🚫 Basta Smartphone sotto i 14 anni?

Oggi vorrei aprire con voi una riflessione su un tema attualissimo e molto delicato.

:iphone: La notizia:
Di recente, una tragedia ha riportato sotto i riflettori il dibattito sull’uso degli smartphone tra i minori. Una ragazza di 13 anni si è tolta la vita dopo che le era stato sequestrato il telefono. Questo evento ha spinto un gruppo di pedagogisti a lanciare una petizione per vietare l’uso degli smartphone ai minori di 14 anni e l’accesso ai social media prima dei 16 anni. La petizione è stata rilanciata da personaggi noti come Paola Cortellesi, Luca Zingaretti e Stefano Accorsi.

:thought_balloon: Il dibattito:
Da un lato, alcuni sostengono il divieto dell’uso degli smartphone sotto i 14 anni per proteggere i minori, dall’altro, si preferisce un approccio educativo graduale che li aiuti a gestire consapevolmente la tecnologia.

:mag: Cosa dice la ricerca?
Alcuni studi segnalano una correlazione tra il possesso dello smartphone in età precoce e un calo del benessere in vari ambiti: salute fisica, sociale e scolastica. Tuttavia, correlazione non è causalità. È importante considerare anche altri fattori, come il contesto socio-economico e le dinamiche familiari.

Fonti:
Studio su smartphone e benessere dei minori
Progetto Eyes Up per un uso consapevole della tecnologia
Ricerca su social media e adolescenza

:bulb: Il mio punto di vista
Personalmente, credo che un divieto rigido sull’uso degli smartphone non sia una soluzione educativa. L’educazione all’uso dello smartphone dovrebbe iniziare gradualmente e accompagnare i ragazzi e le ragazze all’interno di contesti reali in cui possano sperimentare e osservare il mondo digitale.

In FEM abbiamo sviluppato un’applicazione che aiuta i genitori a gestire questo tipo di scelte. Si chiama Familyverse, la conoscete?

:globe_with_meridians: La tua opinione:
Cosa ne pensi di questa petizione? È la strada giusta o vorresti affrontare il tema da altre prospettive? Vorresti conoscere Familyverse?

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Senza dubbio un uso senza alcun controllo dello smartphone fin da piccoli non può produrre grandi benefici, ma prima di educare i bimbi la consapevolezza deve passare dagli adulti.
Adulti formati possono essere efficaci e accompagnare nel giusto modo i giovani.
Educare i genitori per educare i figli.

La distinzione tra causa e correlazione è così critica (anche se, naturalmente, io sono di parte come un data scientist). Penso sempre che con le nuove tecnologie l’approccio migliore sia introdurle con una guida e un insegnamento sul loro uso corretto, piuttosto che bandirle completamente. È un po’ come l’IA - possiamo discutere quanto vogliamo se i giovani dovrebbero usarlo, ma il fatto è che è qui e dobbiamo imparare a integrarlo efficacemente nelle nostre (e nelle loro) vite.

Ecco perché strumenti come Familyverse sono così critici, in quanto forniscono un modo per tutti di sostenere e guidare efficacemente i loro figli

Grazie Nicola per questo contributo!

Sollevi un punto fondamentale. Come possiamo essere adulti autorevoli se noi stessi non siamo consapevoli e competenti nei nostri usi e consumi della tecnologia? E’ una domanda che come Media Educator mi pongo spesso ed è sicuramente un problema, il fatto che gli adulti abdichino al loro ruolo di guida, quando si tratta di schermi.

Contemporaneamente credo sia una grande opportunità: generazioni diverse, sguardi diversi ed esperienze variegate. Sarebbe l’occasione per iniziare a imparare insieme e arricchirci grazie a questo scambio e questo riattiva la mia speranza e il mio impegno, in questo senso. C’è spazio di miglioramento e spesso sono proprio i giovani ad avere voglia di raccontare e raccontarci come vivono online!

Grazie Alex, trovo molto interessante che questo tema possa essere in qualche modo letto anche dal punto di vista della data science.

Tu hai ripreso la parola “guida” che si rifà anche a quanto diceva @Nicola_Gabai e credo sia centrale. Accompagnamo bambini e ragazzi quando andiamo in strada, li accompagnamo tenendoli per la sella quando devono andare in bicicletta e gli stiamo accanto finché non sono pronti ad andare da soli, ma quando siamo davanti allo schermo li lasciamo soli. Genitori e scuola possono fare tanto in questo senso e speriamo che Familyverse possa aiutare tutti loro!

Famiglie e Scuola DEVONO fare tanto…anzi tutto il possibile per far star bene i propri figli che non significa rimpallarsi le responsabilità come spesso avviene perchè comodo e funzionale al proprio senso di colpa o/e inadeguatezza.
I primi in quanto hanno “generato”, la seconda poichè affidataria. Il rapporto si è trasformato nel tempo, com’è giusto che accada, ma il rispetto dei ruoli e la fiducia reciproca gradualmente hanno sfumato i propri confini fino a confonderli.
Di questo oblio ne pagano le conseguenze i ragazzi, che restano i primi alleati di chi le cose così come sono fatica ad accettarle e desidera qualcosa di meglio . Condivido l’ottimismo e le certezze di Serena…

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