Perché è così difficile cambiare abitudini? Ce lo spiega il cervello

Una recente ricerca pubblicata su Nature, ha scoperto che il cervello usa due sistemi distinti per imparare: uno basato sul valore dell’esperienza e uno basato sulla ripetizione dell’azione.

Il primo, noto come Reward Prediction Error (RPE), ci aiuta a scegliere ciò che ha più valore (es. il panino migliore in una paninoteca). Il secondo, appena scoperto, è l’Action Prediction Error (APE): ci fa ripetere ciò che abbiamo fatto più spesso, trasformandolo in automatismo. Entrambi i sistemi lavorano con la famosa dopamina, il neurotrasmettitore più studiato per il suo ruolo nelle sensazioni di piacere e sviluppo di dipendenze.

:backhand_index_pointing_right: Il punto chiave? Le abitudini si formano grazie all’APE, che memorizza le azioni ripetute senza dover rivalutare ogni volta le alternative. È un risparmio di energie per il cervello… ma anche un ostacolo al cambiamento.

Per noi insegnanti, questo significa che i comportamenti ripetitivi degli studenti – anche quelli controproducenti – possono diventare “programmi automatici” difficili da modificare. Ma c’è speranza: nuove abitudini possono sostituire le vecchie, se vengono rinforzate con coerenza e frequenza.

Una chiave in più per comprendere l’apprendimento… e per accompagnare il cambiamento.

https://www.nature.com/articles/s41586-025-09008-9

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Grazie per la condivisione! :slight_smile: Interessantissima scoperta che ci aiuta a capire del perché, in diversi ambiti della vita, siamo spesso così reticenti al cambiamento :slight_smile: