💡 Pensiero divergente e convergente: il cuore della progettazione consapevole

Progettare, che si tratti di un servizio, di un prodotto o di un’esperienza di apprendimento, significa muoversi tra due polarità complementari: divergere e convergere.
Il pensiero divergente ci invita ad aprire possibilità, generare alternative, esplorare prospettive inedite; il pensiero convergente, invece, seleziona, struttura e concretizza, trasformando l’idea in azione e l’intuizione in progetto.

Nel Design Thinking, questo equilibrio non è un semplice passaggio metodologico, ma un vero e proprio atteggiamento cognitivo e progettuale: la capacità di muoversi tra esplorazione e sintesi, tra intuizione e decisione. La divergenza consente di immaginare scenari futuri e inclusivi, mentre la convergenza permette di tradurli in esperienze reali, valutabili e sostenibili.

Nella progettazione dell’apprendimento, questo approccio diventa cruciale. I progettisti che adottano una mentalità di design imparano a:

  • esplorare (divergere) il contesto, i bisogni degli studenti e le idee pratiche da applicare;

  • definire (convergere) obiettivi e documentazione di progetto;

  • prototipare, testare e adattare continuamente le esperienze di apprendimento in modo che sia un processo circolare;

Come evidenziato dal Design Council nel modello del Double Diamond (2004), innovare significa oscillare consapevolmente tra momenti di apertura e di chiusura: scoprire, definire, sviluppare e consegnare. È proprio in questa tensione dinamica che si genera apprendimento autentico e trasformativo.

:books: Fonte:
Design Council (2004). The Double Diamond: A universally accepted depiction of the design process. London: Design Council.

:speech_balloon: E tu, nel tuo modo di progettare una lezione, un servizio, un’esperienza, dove ti trovi più spesso? Nella fase divergente dell’esplorazione o in quella convergente della decisione?

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