Musica: un aiuto inatteso per studenti con ADHD?

Un recente studio offre spunti interessanti sul rapporto tra Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e l’ascolto di musica. La ricerca, basata su un sondaggio online a cui hanno partecipato 434 giovani adulti tra i 17 e i 30 anni, ha rilevato che gli studenti con ADHD sono significativamente più propensi ad ascoltare musica di sottofondo mentre studiano e praticano sport rispetto ai loro coetanei neurotipici.

Questo non è tutto: lo studio ha anche evidenziato che gli individui con ADHD tendono a preferire musica stimolante a quella rilassante. Secondo i ricercatori, questa preferenza potrebbe essere legata al fatto che le persone con ADHD necessitano di una maggiore attivazione per raggiungere un livello ottimale di concentrazione. La musica energica potrebbe quindi aiutarli a incrementare la loro performance cognitiva.

Cosa può significare per noi?

  • Considerare la musica come un potenziale strumento di supporto: dato che la musica è facilmente accessibile, potrebbe rappresentare un valido ausilio per alcuni studenti con ADHD.
  • Flessibilità durante lo studio individuale: potrebbe essere utile considerare la possibilità di permettere agli studenti con ADHD di ascoltare musica di sottofondo durante attività di studio individuali, tenendo presente la loro possibile preferenza per brani più ritmati ed energici.
  • Non una sostituzione: è fondamentale ricordare che l’uso della musica non deve essere visto come un sostituto di terapie o farmaci prescritti, ma piuttosto come un potenziale complemento.

Questo studio ci invita a riflettere sulle diverse esigenze dei nostri studenti e a considerare come elementi apparentemente semplici come la musica possano influenzare la loro capacità di apprendimento e concentrazione.

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