Vi siete mai chiesti se la musica possa aiutare i vostri studenti a ricordare meglio ciò che hanno studiato?
Un recente studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, mostra che ascoltare musica subito dopo un’esperienza può rafforzare la memoria — ma solo se la risposta emotiva è “quella giusta”.
Il punto chiave non è il genere musicale, ma il livello di attivazione emotiva che la musica suscita:
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Emozione moderata → favorisce il ricordo dei dettagli (date storiche, formule, regole grammaticali).
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Emozioni troppo forti o troppo deboli → si ricordano meglio i concetti generali, ma si perdono i particolari.
In classe questo significa che la musica può essere usata in modo mirato: dopo una lezione ricca di nozioni, un ascolto musicale moderatamente stimolante potrebbe aiutare gli studenti a fissare meglio le informazioni.
Attenzione però: la risposta emotiva alla musica è personale. Ciò che è “moderato” per uno studente può essere troppo intenso o troppo blando per un altro.
Lo studio suggerisce quindi che la musica, usata dopo lo studio e non durante, non è solo un passatempo piacevole, ma un potenziale strumento per potenziare la memoria — a basso costo, non invasivo e persino divertente.
Immaginate di concludere una lezione con un momento di ascolto musicale mirato: potrebbe essere un piccolo gesto capace di fare la differenza nell’apprendimento dei vostri studenti.