Accendere la motivazione con le neuroscienze

Vi siete mai chiesti cosa spinge davvero i nostri studenti a impegnarsi nello studio? Spesso pensiamo ai voti come principale leva motivazionale, ma la ricerca neuroscientifica ci mostra una realtà più profonda: la motivazione nasce quando i risultati ottenuti corrispondono alle aspettative degli studenti, o le superano di poco. In quei momenti il cervello rilascia dopamina, la sostanza che alimenta apprendimento, memoria e impegno.

Questo significa che il nostro compito non è semplicemente dare voti, ma aiutare gli studenti a vedere i loro progressi. Se credono di poter migliorare e trovano conferma di questa fiducia, si attiva un circolo virtuoso: l’apprendimento diventa più solido e la motivazione cresce. Se invece non percepiscono i miglioramenti – perché i voti arrivano senza sforzo o perché la crescita è invisibile – la spinta a imparare può spegnersi.

La buona notizia è che possiamo progettare le nostre lezioni in modo da innescare intenzionalmente questa scintilla motivazionale. Ecco tre strategie concrete, basate sulla ricerca:

  1. Fotografare l’apprendimento: chiedete agli studenti di rispondere “a freddo” a qualche domanda chiave all’inizio di un’unità, e poi ripetete l’esercizio a metà e alla fine. Confrontare le risposte iniziali con quelle finali rende i progressi tangibili e rinforza la motivazione.
  2. Creare cicli di feedback prevedibili: stabilite routine di feedback regolari, brevi e specifici, che valorizzino i piccoli traguardi. Anche il feedback tra pari aiuta a far emergere schemi di sforzo e risultato.
  3. Definire micro-obiettivi: invitate gli studenti a porsi piccoli obiettivi settimanali chiari e raggiungibili. Alla fine della settimana, fateli riflettere su cosa ha funzionato e cosa no: questo esercizio rafforza la fiducia nella propria capacità di crescere.

In definitiva, la motivazione non è qualcosa che possiamo semplicemente trasmettere dall’esterno. È un processo che accompagniamo e sosteniamo, aiutando gli studenti a riconoscersi come persone in crescita. Quando la classe diventa uno spazio in cui i progressi sono visibili, i feedback costanti e gli obiettivi concreti, la motivazione smette di essere fragile e si trasforma in una forza che guida l’apprendimento.

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