Post 2 di 3 - Insegnare col cervello: Potenziare la Memoria e il Feedback

Nel primo post abbiamo parlato di attenzione. Oggi ci concentriamo su come le neuroscienze possono aiutarci a potenziare la memoria a lungo termine e a rendere la nostra didattica più precisa attraverso l’uso strategico della pratica e del feedback.

4. Usa Frequenti Quiz a Basso Rischio

Centinaia di studi dimostrano che il testing (fare quiz) è una strategia estremamente efficace per potenziare l’apprendimento. La sola rilettura del materiale è molto meno efficace del doversi sforzare di richiamare l’informazione.

La Pratica: rendi i tuoi quiz brevi, a basso rischio (non valutati o con un peso minimo) e frequenti. Non devi limitarti ai test tradizionali: un quiz di una domanda, un quiz a squadre o giochi a quiz funzionano benissimo per mantenere la posta in gioco bassa, ma rafforzare il materiale.

5. Integra la Pratica di Recupero Regolare

Una singola sessione di pratica di recupero può generare miglioramenti della memoria che persistono per mesi o anni. È come una “routine di fitness” per la memoria. La chiave è lo sforzo mentale.

La Pratica: l’attività deve essere " difficile ma non troppo" e richiedere il recupero delle informazioni senza note o libri. Esempi:

  • “Brain Dump” (Svuota il Cervello): dopo aver coperto un concetto, chiedi agli studenti di scrivere tutto ciò che ricordano (definizioni, esempi, connessioni).
  • “Blast From the Past”: inizia la lezione con 5 minuti dedicati alla risoluzione di 2 problemi o domande da lezioni (o unità) precedenti. Assicurati che il materiale fondamentale venga rivisitato regolarmente durante l’anno.

6. Raccogli Feedback Regolari

Ciò che tu spieghi e ciò che gli studenti comprendono non sono sempre la stessa cosa. Il feedback non serve solo a valutare la comprensione degli studenti, ma a capire se il tuo insegnamento ha colpito nel segno, rivelando i “colli di bottiglia cognitiva”.

La Pratica: usa brevi sondaggi anonimi per raccogliere feedback sulla lezione. Domande come: “Le istruzioni per il compito sono chiare?” o “C’è qualche argomento su cui dovremmo dedicare più tempo?” possono far emergere rapidamente cosa funziona e cosa deve essere chiarito.

7. Lavora Sulle Tue Chiusure

Un’attività di chiusura efficace è una forma di recupero immediato che riporta rapidamente gli studenti alle idee centrali della lezione, rafforzando ciò che è essenziale.

La Pratica: dedica gli ultimi minuti a un’attività di riflessione o sintesi per “chiudere il cerchio”. Esempi efficaci:

  • “Riepilogo da Due Euro”: gli studenti riassumono ciò che hanno imparato in 20 parole (un centesimo per parola).
  • Mappa Mentale Veloce: creare una mappa visiva che colleghi i concetti appresi.
  • Domande di Riflessione: “Cosa ti è risultato più chiaro?” o “Quali domande ti rimangono?”.

I nostri studenti ora possono ricordare i contenuti. Ottimo! Ma la vera abilità non è solo sapere, è anche sapere di sapere e sapere cosa fare quando non si sa. Nella 3a e ultima parte di martedi prossimo, scopriremo la pratica chiave, che è anche la più potente, per allenare il loro ‘cervello esecutivo’, rendendoli autonomi nel loro percorso di apprendimento.

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