đź«‚ Report OCSE: come stanno davvero i bambini nel mondo digitale?

Ciao a tutte e tutti!
Oggi vogliamo condividere con voi qualche riflessione a partire dal report OCSE How’s Life for Children in the Digital Age?

:brain:Digital Wellbeing
Per diverso tempo nella comunità accademica e nel mondo dell’educazione si è parlato del rapporto tra bambini e tecnologie, dividendosi tra tecno-scettici e tecno-entusiasti.Nel report, OCSE sottolinea che oggi occorre ripensare questi temi in un’ottica sistemica che mira al benessere, inteso in senso ampio e olistico.

:baby: Il benessere è un sistema integrato

Il Child Well-being Measurement Framework dell’OCSE definisce il benessere dei bambini utilizzando 4 dimensioni: esiti materiali (accesso a risorse di base e strumenti digitali), salute fisica (assenza di malattie, sviluppo corporeo), esiti socio-emotivi e culturali (relazioni, identità, salute mentale), apprendimento e sviluppo cognitivo (scuola, competenze, soddisfazione).

Tuttavia, in un mondo in cui l’esperienza digitale è parte integrante della quotidianità, serve aggiungere una quinta dimensione: il benessere digitale.

Possiamo quindi immaginare il benessere come un sistema integrato, i cui indicatori devono mettere al centro il bambino e considerare il suo punto di vista, la sua etĂ , i cambiamenti che intervengono nella sua vita famigliare e sociale, considerare i diversi background e disuguaglianze.

:bullseye: Le domande da farsi

Non basta misurare il tempo davanti allo schermo. Occorre porsi alcune domande chiave:

  • Che strumenti vengono utilizzati?
    Avere uno smartphone personale o usare il computer condiviso di casa sono esperienze molto diverse, che implicano gradi differenti di autonomia, controllo e accesso.

  • Per quali attivitĂ  vengono usati questi strumenti?
    Guardare un film in famiglia non è la stessa cosa di fare binge-watching da soli: cambia l’intento, il coinvolgimento emotivo, e anche il potenziale impatto relazionale.

  • L’interazione è attiva o passiva?
    Scrollare in modo passivo un feed social non sviluppa le stesse competenze di chi partecipa attivamente a una conversazione online o crea contenuti.

  • Qual è il contesto familiare, sociale ed educativo in cui avviene l’esperienza digitale?
    I bambini non vivono in compartimenti stagni: famiglia, scuola, amici e ambienti digitali si intrecciano. Emozioni, competenze e relazioni si muovono dentro e fuori dallo schermo, in una continuitĂ  tra online e offline.

:puzzle_piece: Serve un approccio integrato

A questa complessitĂ , noi di Future Education Modena (FEM) rispondiamo con un ecosistema educativo che affronta il tema del benessere digitale da prospettive diverse e con approcci complementari:

:woman_in_lotus_position: Mindful Tech Family Lab

Un percorso in presenza dedicato a famiglie e caregiver, che integra mindfulness, gioco cooperativo e media education per trasformare il controllo digitale in un patto digitale.

:teacher: Digital Wellbeing in classe

Formazione online rivolta ai docenti, per portare il benessere digitale dentro la scuola, per iniziare a parlare di autoregolazione, trigger e posture consapevoli.

:puzzle_piece: Workshop per ragazzi

I nostri esperti incontrano direttamente i ragazzi, proponendo laboratori che utilizzano strumenti narrativi e partecipativi per stimolare la riflessione sul benessere digitale.

:mobile_phone: Familyverse

Un’app progettata per facilitare il dialogo familiare sul digitale e la creazione di patti digitali personalizzati in famiglia, valorizzando la dimensione relazionale e dialogica.

Il nostro ecosistema per il benessere digitale è in continua evoluzione. Se sei un* insegnante, un* genitore, un* educatore o semplicemente ti sta a cuore questo tema, ci piacerebbe ascoltare il tuo punto di vista.

:backhand_index_pointing_right: Quali difficoltĂ  riscontri parli di questo argomento?
:backhand_index_pointing_right: Quali dubbi e domande ti poni?
:backhand_index_pointing_right: Di cosa senti di aver bisogno per poter trattare il tema in modo piĂą consapevole?

Parliamo di questo anche nella Newsletter FEM di questa settimana, la trovate qui: https://fem.digital/newsletter/

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