Il Calcio: molto più di un gioco fisico

Spesso, si pensa al calcio come a uno sport puramente fisico, ma la ricerca scientifica sta rivelando che le capacità cognitive giocano un ruolo fondamentale nel successo degli atleti di alto livello. Un recente studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences ha esaminato le caratteristiche cognitive e psicologiche di oltre 200 calciatori professionisti provenienti dal Brasile e dalla Svezia, confrontandoli con un gruppo di controllo di non atleti.

Cosa ha rivelato lo studio?

I risultati dello studio hanno dimostrato che i calciatori professionisti mostrano:

  • Memoria di lavoro superiore: i calciatori hanno dimostrato una migliore capacità di memorizzare e manipolare le informazioni.
  • Maggiore capacità di pianificazione e problem-solving: gli atleti eccellono nella pianificazione strategica e nella risoluzione di problemi che si presentano rapidamente.
  • Funzioni esecutive eccezionali: in particolare, i calciatori mostrano un’ottima “flessibilità cognitiva”, ovvero la capacità di adattarsi rapidamente a situazioni in continuo cambiamento. Questa flessibilità è stata misurata con il “test di fluidità del design”, che valuta l’abilità di sviluppare strategie e analizzare le situazioni.
  • Autodisciplina, energia, estroversione: anche se, a prima vista, sembra contraddittorio, si è osservato che i calciatori sono meno socievoli e cooperativi rispetto alla media, probabilmente perché molto concentrati sulla propria performance.

Lo studio sottolinea che il successo nel calcio dipende tanto dalla mente quanto dal corpo. L’abilità di pianificare in anticipo e di adattarsi rapidamente a un ambiente in continua evoluzione è cruciale in uno sport complesso come il calcio. E queste abilità sembrano trasferirsi anche ad altre situazioni.

Implicazioni per l’Insegnamento

Questi risultati possono essere utili per gli tutti gli insegnanti, non solo quelli di educazione fisica. È fondamentale comprendere che:

  • Il calcio, e lo sport in generale, non sono solo una questione di abilità fisica: lo sviluppo delle capacità cognitive, come la pianificazione, la risoluzione di problemi e la flessibilità, sono altrettanto importanti.
  • È necessario incoraggiare lo sviluppo delle capacità cognitive: le attività di allenamento possono includere esercizi che stimolino la memoria, la pianificazione e l’adattamento a situazioni impreviste.
  • L’importanza dell’autodisciplina e della motivazione: per raggiungere l’eccellenza, è essenziale che i giovani imparino ad essere disciplinati, motivati e concentrati sui propri obiettivi.
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Davvero interessante!

Aggiungo un commento da un punto di vista linguistico: molti calciatori di medio-alto livello, giocando in diverse squadre e nazioni, imparano più lingue nel corso della loro carriera. E sappiamo che il bi- e multilinguismo sono legati a funzioni cognitive più sviluppate, come una memoria di lavoro più efficiente e una migliore capacità di problem-solving.

Mi chiedo se le due cose siano collegate :thinking:

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Mi chiedo come e se questo differisce a seconda dello sport. Per esempio, uno sport individuale (come running oppure bouldering) fornirebbe gli stessi risultati o tali effetti positivi sono limitati agli sport di gruppo in cui il coordinamento e la comunicazione sono fondamentali?