Chi non ha mai sentito lo stomaco chiudersi prima di un esame? Lo sappiamo bene: gli esami possono mettere tanta pressione. Alcuni studenti sembrano trasformarsi in supereroi sotto stress, altri invece si bloccano, sbagliano o semplicemente non riescono a rendere come vorrebbero. Ma cosa fa la differenza?
Secondo molti studi tutto dipende da come viviamo quella pressione. Il trucco è nel modo in cui interpretiamo la situazione: come una sfida o come una minaccia.
Due modi di affrontare lo stress
- Chi la vive come una sfida prova una piccola scarica di adrenalina, quella buona. È concentrato, motivato e pronto a dare il massimo. Non vuol dire che non senta pressione, ma la usa a suo favore.
- Chi invece la vive come una minaccia tende a sentirsi sopraffatto. Entra in uno stato d’allerta eccessiva che fa aumentare il cortisolo (l’ormone dello stress), si agita, si scoraggia, pensa solo a cosa potrebbe andare storto… e spesso finisce per non riuscire a dare il meglio.
Questo modo di reagire non è qualcosa di fisso: si può allenare!
Anche se questa teoria è nata nel mondo dello sport, funziona benissimo anche a scuola. Non a caso, sempre più studenti fanno fatica a gestire l’ansia da esame.
Come aiutare gli studenti a spostarsi sul lato giusto?
Ecco qualche idea concreta per aiutarli a vivere gli esami come una sfida, non come una catastrofe:
- Fategli capire che hanno gli strumenti per farcela: lo studio fatto, l’impegno, la preparazione.
- Aiutateli a sentirsi padroni della situazione, per esempio pianificando lo studio in modo realistico.
- Ricordate loro esperienze passate positive: altre prove superate, momenti in cui hanno dato il meglio.
- Spingeteli a pensare a cosa guadagneranno se andrà bene: un’opportunità, un traguardo, una soddisfazione personale.
- Insegnate qualche trucco per gestire l’agitazione: respirazione, pause strategiche, parole che rassicurano.
In poche parole?
La capacità di affrontare bene un esame non è qualcosa che si ha o non si ha. Si può imparare, si può migliorare. E a volte, basta un piccolo cambio di prospettiva per trasformare un momento difficile in un’occasione per brillare.