Ieri abbiamo tenuto un webinar dal titolo “Arte in digitale: come allenare lo sguardo critico con le architetture dipinte”: in particolare, abbiamo esplorato come l’architettura in pittura non rappresenti soltanto lo sfondo di un’opera, ma che può essere adoperata come dispositivo narrativo e chiave di lettura critica. Ecco due attività che abbiamo mostrato utilizzando due funzionalità della piattaforma digitale Pinxit Studio.
1) Annotazione · “Trovare il dettaglio sbagliato”
Opera: *Cimabue, Ytalia, affresco, 1280-1283, Basilica Superiore di Assisi.
L’opera può essere considerata uno dei primi esempi di architettura dipinta, tuttavia bisogna aspettare l’arrivo di Giotto per assistere ad una rivoluzione totale nel modo di rappresentarle.
In questo caso, Cimabue, maestro di Giotto, ci propone la rappresentazione duecentesca di Roma, circondata, come si può notare dall’immagine, dalle mura aureliane.
Obiettivo didattico: potenziare osservazione e analisi critica, riconoscendo i principali monumenti di Roma.
** Consegna:** “Guardare le 4 annotazioni e individuare i 2 monumenti etichettati in modo errato. Quali sono e perché?
Secondo voi quali sono? Provate a rispondere nei commenti 
Storia · “L’architettura ed il suo ruolo attivo nella narrazione”
Opera: * Giotto di Bondone, Presentazione di Maria al Tempio, affresco, 1303-1305, Cappella degli Scrovegni, Padova
Giotto propone un sistema di decorazioni che dialogano con l’architettura circostante: si tratta di un tentativo di mettersi all’altezza dello spazio tridimensionale, sperimentando le possibilità di raffigurare l’architettura in un’immagine e di plasmarla come elemento attivo della narrazione. Giotto crea nell’abside matronei illusionistici e racchiude i singoli episodi con scenografie architettoniche, come se ambientasse di fatto le scene dentro una chiesa
Obiettivo didattico: leggere l’architettura come elemento attivo della narrazione (prospettiva, spazio, relazione tra figure ed edificio)
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