A lezione DM66: Cause umanitarie e visual journalism

:pushpin: Quando parliamo di visual journalism pensiamo subito alle immagini e che le immagini “valgono più di mille parole”. Ed è vero!

:interrobang: Ma facciamo un passo indietro. Non guardiamo solo le ultime novità del giornalismo visuale, immersivo e aumentato. Soffermiamoci a scoprire, capire come, circa vent’anni fa, già si facevano i primi esperimenti di un giornalismo “diverso”.

:video_camera: Vi propongo di vedere il video e di notare come le grandi cause umanitarie possono rivelarsi soggetto ideale per l’immersive journalism. I primi esperimenti in materia riguardano proprio questi temi. “Gone Gitmo“, è un progetto del 2007, che ha utilizzato la realtà virtuale per riprodurre e costringere l’utente a immedesimarsi nelle dure condizioni in cui erano costretti a vivere i condannati di Guantanamo.


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Ottimo punto, vedo forte collegamenti tra questo e game-based learning. Non tutti i videogiochi, ma almeno alcuni sono utilizzati in questo modo, per veramente costringere l’utente a immedesimarsi nelle condizioni di una guerra oppure una situazione dura. Sto pensando di videogiochi forse un po’ vecchi, come Spec-Ops: The Line oppure Papers Please.