Workshop “Neuroscienze e digitale. Come le tecnologie stanno cambiando l'approccio all'arte” – com’è andata

La scorsa settimana abbiamo avuto l’opportunità insieme a @stefania.bruni di tenere, nel corso Laboratorio per la comunicazione digitale per le arti del prof. Giuliano Gaia (1° anno, triennale in Arti ed Eventi Culturali – Università IULM, Milano) un workshop hands-on in cui abbiamo fatto toccare con mano alcune tecnologie che stanno cambiando il modo di guardare (e studiare) l’arte!

Come si è sviluppato il workshop? :face_with_monocle:

:one: Esperimento Eye-tracking

Cos’è un eye tracker?
Un eye tracker è un sistema (telecamera a infrarossi + algoritmi di computer-vision) che consente di registrare in tempo reale i movimenti oculari. Mostra dove lo sguardo si sofferma di più (punti di fissazione) e i percorsi fra un dettaglio e l’altro (saccadi).

Cosa abbiamo fatto

  • Uno studente ha osservato due dipinti figurativi:
    • un capolavoro rinascimentale già noto (es. “La nascita di Venere” di Botticelli);
    • un’opera del Rinascimento con elementi naturali ed architettonici completamente nuova per lui.
  • Con Gaze Recorder abbiamo proiettato in aula la polyline dello sguardo in diretta e analizzato:
    • come, sul dipinto noto, le fissazioni si concentrassero subito sui soggetti principali;
    • come, sul dipinto ignoto, lo sguardo esplorasse l’intero quadro prima di stabilizzarsi.

Insight
Capire dove cadono le fissazioni nelle opere note rispetto a quelle nuove aiuta a comprendere quali elementi attraggono maggiormente l’attenzione.

:two: Esperimento EEG & Neurofeedback

Cos’è l’EEG?
L’elettroencefalografia misura l’attività elettrica del cervello tramite sensori sul cuoio capelluto e traduce micro-voltaggi in bande di frequenza (alfa, beta, theta, delta) associate a stati mentali come rilassamento o concentrazione.

Setup

  • Un secondo studente ha indossato una fascia EEG collegata a un software che visualizza in tempo reale i livelli di alfa (rilassamento) e beta (attenzione).

Prova in aula

  • Opera A: paesaggio rinascimentale con architetture prospettiche.
  • Opera B: quadro moderno caotico, privo di elementi naturali.
  • Su Opera A – quindi su un’opera del Rinascimento – le bande alfa sono aumentate e le beta diminuite di circa il 15 %, indicando uno stato di calma focalizzata; trend opposto su Opera B.

Takeaway
Le opere rinascimentali, con paesaggi equilibrati e prospettive armoniche, favoriscono un rilassamento attento rispetto a composizioni caotiche prive di elementi naturali e con colori scuri che possono indurre a situazioni di ansia.

C’è stata grande partecipazione da parte degli studenti che hanno accolto con grande entusiasmo questa doppia sperimentazione, offrendo spunti di riflessioni e possibili insight per ricerche future su come queste tecnologie possono cambiare l’approccio all’arte, sia in termini di apprendimento che di benessere psicofisico.

Qualche potete vedere qualche immagine per scoprire come è andata :wink:





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