Inauguriamo da oggi una nuova rubrica: Orientamento. Nel curricolo “Future Education Journalism” mi occuperò anche di orientamento a scuola e di come possiamo aiutare i nostri studenti a saper fare una scelta giusta che risponda alle attitudini personali ma che tenga conto anche del mercato del lavoro.
In linea con le indicazioni ministeriali cercheremo nel curricolo di realizzare dei percorsi da svolgere con gli studenti. Percorsi, attività, che abbiano obiettivi ben precisi. A breve, vi parlerò anche di questo.
Ma oggi affrontiamo l’argomento che è parte integrante di un Report elaborato nell’ambito del “Sistema informativo Excelsior” , realizzato da “Unioncamere” in collaborazione con il “Ministero del Lavoro” .
A tal proposito mi soffermo su un grafico, quello che vedete nell’immagine.
Dal grafico emerge che il settore del “commercio e turismo” avrà il maggiore fabbisogno di lavoratori, con una previsione di 551-683 mila unità (circa il 18% del totale).
Altri settori con fabbisogni elevati nei prossimi cinque anni includono:
“Altri servizi pubblici e privati”: 484-529 mila unità, comprendenti servizi di supporto a imprese e persone.
“Salute”: 510-522 mila unità.
“Formazione e cultura”: 474-513 mila unità.
Questi settori mostrano tassi di fabbisogno annuo del 3,4-4,6%, superiori alla media generale (2,6-3,2%). La crescita è dovuta alle buone prospettive e all’elevata domanda di sostituzione, con il settore pubblico che mostra il tasso più alto (4,4%).
La filiera “finanza e consulenza” avrà un fabbisogno di 330-400 mila unità tra il 2024 e il 2028, sostenuta dai servizi di consulenza.
Nel settore industriale del made in Italy, i tassi di fabbisogno sono vicini alla media dell’industria (2,1-2,5% annuo):
“Meccatronica e robotica”: 98-129 mila unità.
“Moda”: 40-75 mila unità.
“Legno e arredo”: 19-29 mila unità.
Per il settore “costruzioni e infrastrutture” è previsto un tasso di fabbisogno più elevato (2,6-2,9%) e una domanda di 263-290 mila lavoratori.
Il settore “agroalimentare” avrà una domanda di 48-74 mila unità, principalmente derivante dal settore primario.
Come possiamo vedere, già questo grafico ci potrebbe ispirare a costruire delle attività stimolanti per gli studenti. Interessante potrebbe essere l’uso della metodologia “Inquiry”.
Ne parleremo! Per il momento vi lascio il link al report che potete consultare, cominciando ad immaginare le attività e poi ci confronteremo. articolo Information Literacy: educare all'informazione Future Education Journalism orientamento #approfondimenti