Rubrica Orientamento: Le città del futuro faranno nascere 125 nuove professioni

Torno a parlarvi di orientamento e quindi di lavoro, professioni e futuro e questa volta attraverso uno studio di Randstad Research, che vi invito a leggere al seguente LINK, presentato nell’articolo “Dagli autisti di elitaxi ai filosofi digitali: quali saranno le 125 professioni delle città del futuro” pubblicato su FORBES.

La ricerca si sofferma su alcuni quesiti fondamentali riguardanti le città del futuro e di come sono destinate a trasformarsi profondamente a causa della tecnologia, dei cambiamenti demografici e delle questioni ambientali. Secondo lo studio di Randstad Research emergeranno ben 125 nuove professioni nelle città del futuro. Alcuni esempi includono il progettista di mobilità intermodale, l’analista della sostenibilità e il pianificatore di smart cities.

Ma come cambieranno le città?
Secondo le previsioni, le città del futuro avranno nuovi tipi di case e uffici, e anche il settore dei trasporti sarà rivoluzionato. Gli spostamenti tra casa e lavoro cambieranno, con nuovi modelli di mobilità pensati per ridurre il traffico. Inoltre, con l’invecchiamento della popolazione, vedremo meno edifici scolastici e più servizi per gli anziani.

Quali saranno i cambiamenti nel lavoro e nella vita quotidiana?
Lo studio parte dall’analisi del post pandemia e di come il lavoro da remoto abbia spinto molte persone a trasferirsi fuori dai centri urbani. In Italia, solo il 34,9% della popolazione vive in città, mentre quasi il 50% abita in periferia o nei piccoli centri. Questo spostamento ha aumentato l’attenzione sulla qualità della vita, non solo a casa ma anche sul lavoro e nei servizi sociali.

Dunque cosa accadrà alla mobilità del futuro?
Randstad Research evidenzia come il settore della mobilità subirà grandi cambiamenti. Sarà fondamentale conoscere strategie per ridurre le emissioni e avere competenze in psicologia per capire i comportamenti umani. Le professioni del futuro in questo ambito includeranno, tra le altre, i coordinatori di bike sharing, i pianificatori della mobilità urbana e i piloti di droni.

E quali tecnologie e quali competenze dovranno avere i giovani per entrare nel mondo del lavoro “futuro”?
La ricerca pone l’accento sulle competenze scientifiche e tecnologiche (STEM), le quali saranno sempre più importanti. Le nuove professioni tecnologiche richiederanno una combinazione di abilità tecniche e umanistiche, come nel caso degli esperti di intelligenza artificiale per la mobilità o degli specialisti di smart building.

Anche le sfide demografiche porteranno verso nuovi sbocchi professionali, poiché l’invecchiamento della popolazione, richiederà la presenza sempre più massiccia di assistenti per anziani, designer di quartieri per la terza età e specialisti in telemedicina.

Per una lettura completa dell’articolo, pubblicato su FORBES, che rimanda allo studio di Randstad Research seguire il LINK.

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