Learning Papers, vol. 5 — Neuroarchitettura

:classical_building: È uscito il quinto capitolo della ricerca FEI: parliamo di neuroarchitettura e spazi per l’apprendimento.

Gli spazi che abitiamo ogni giorno non sono semplici contenitori: sono protagonisti attivi nel processo di apprendimento, capaci di modificare il funzionamento del nostro cervello.

Scarica il quinto capitolo ➝ Neuroarchitettura: progettare spazi che favoriscono l’apprendimento

neuroarchitettura_ita_web.pdf (2,1 MB)

La disposizione degli ambienti, la qualità della luce, i suoni, i colori e persino la presenza di elementi naturali influenzano significativamente il benessere, le interazioni sociali e la capacità di apprendere.

Nonostante le evidenze scientifiche disponibili, esiste ancora un divario tra ciò che sappiamo sul cervello e il modo in cui progettiamo i nostri ambienti educativi. Questo accade perché architettura, neuroscienze e pedagogia operano spesso come discipline separate.

Una visione transdisciplinare

Questo nuovo studio esplora come integrare le conoscenze neuroscientifiche nella progettazione di spazi educativi attraverso un approccio che fa dialogare architetti, pedagogisti, neuroscienziati e educatori per creare ambienti che sostengono concretamente l’apprendimento e il benessere.

Il documento presenta:

  • Le basi neuroscientifiche dell’apprendimento e del benessere cognitivo

  • Gli elementi ambientali chiave: luce, acustica, colori, natura, flessibilità degli spazi

  • Principi di design inclusivo per accogliere la neurodiversità

  • L’integrazione equilibrata delle tecnologie digitali secondo i principi della “calm technology”

  • Strategie pratiche e linee guida operative

  • Il modello FEM Studio e altri esempi nazionali e internazionali


:loudspeaker: È aperta la call for papers! Contribuisci alla ricerca condividendo le tue esperienze e i tuoi studi nel campo del futuro dell’apprendimento.

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