Può la Data Science contribuire a correggere le ingiustizie sociali e storiche?
Da sola, forse no, ma può essere uno strumento potente per il cambiamento. Attraverso l’analisi dei dati, possiamo dare il giusto riconoscimento a gruppi storicamente sottorappresentati o emarginati, mettendo in luce i loro contributi.
Un esempio significativo è la recente decisione della Major League Baseball di integrare le statistiche dei campionati “negro leagues”, in cui giocavano gli afroamericani durante la segregazione.
Per decenni, questi campionati sono stati tenuti separati e ignorati, ma grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, oggi possiamo riconoscere i successi di circa 2.300 giocatori afroamericani, tra cui il leggendario Josh Gibson, che in base a queste statistiche viene ora considerato addirittura superiore a Babe Ruth.
Questa inclusione ha persino riscritto alcuni primati storici!
Hai altri esempi in cui i dati hanno contribuito a far luce sui risultati di gruppi sottovalutati?
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