Quanto lo studio della geografia fin dalla scuola primaria influenza la nostra immagine del mondo? Le prime ore di geografia coincidono, probabilmente, con i primi momenti in cui visualizziamo la Terra e i suoi luoghi attraverso una sintesi concettuale e visiva, che ne racchiuda l’essenza. Subjective Atlases è un progetto che opera la rappresentazione dei luoghi in modo stratificato, multiprospettico e attraverso tecniche e media visivi diversificati.
Il progetto
I Subjective Atlases, Atlanti soggettivi, sono pubblicazioni cartografiche dal basso che mappano un paese, una regione o una città attraverso gli occhi degli stessi abitanti. Subjective Editions è la piattaforma editoriale non profit fondata e gestita da Annelys de Vet, Sana Ghobbeh e Kurt Vanbelleghem che sviluppa processi di produzione partecipativi e distribuisce le risultanti pubblicazioni. Per la realizzazione di ogni atlante, SE (Subjective Editions) lavora con partner locali e distributori internazionali.
Perché ve ne parliamo
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Il dialogo visivo collettivo che offre il progetto mostra come rilevare in modo partecipato le caratteristiche sociali, politiche, culturali e fisiche di un dato contesto.
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L’approccio bottom-up mette in discussione i metodi tradizionali di rappresentazione dei territori e “demistifica” la cartografia stessa, ponendo l’accento sulla sua inevitabile natura soggettiva.
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È un’esplorazione dell’individuo in relazione al collettivo, del soggettivo in relazione all’apparentemente oggettivo, del personale in relazione al politico. È una geografia emozionale di esperienze vissute che contribuisce a un’identificazione territoriale più pluralistica e sensibile.
Una domanda per te
Ti lascerai ispirare da questo progetto per approfondire concetti quali cartografia e mappatura? Ti piacerebbe avere un Subjective Atlas della tua località?
Trovi il progetto qui
